Dal 21 gennaio comincia un secondo ciclo di lezioni. Per chi ha perso il treno a ottobre ma ha ancora voglia di cominciare, questo sarà un buon momento per unirsi al gruppo!
Abbiamo studiato la prima grande figura della Forma (Acchiappa il passero per la coda:), che adesso continueremo ad approfondire per un po’, con variazioni, prima di andare avanti.
Eventualmente si può pensare a un incontro introduttivo per chi entra in gennaio. Fatevi sentire se vi interessa, siete benvenute/i! robpolizzi@da3-taiji, 3349485178
TAIJI*
Il Taiji è un’arte di origine taoista. Ci insegna a rendere più flessibile e organico il nostro movimento, a radicarci a terra restando leggeri e adattarci ai cambiamenti con disinvoltura, senza perdere il centro.
Lo studio avviene principalmente attraverso l’apprendimento delle cosiddette Forme, sequenze di movimenti continui e concatenati che si svolgono lentamente, come al rallentatore.
La qualità del movimento cresce con l’affinarsi della percezione, sia verso l’interno che verso l’esterno. Immersi in un ascolto attento, impariamo a sentire l’aria in cui ci muoviamo e a percepirne gli effetti sottili al nostro passaggio. La Forma acquista col tempo la qualità e il carattere di una meditazione in movimento.
Mentre iniziamo a studiare piano piano la forma di Zheng Manqing (Cheng Man Ching) – una forma breve – ma non troppo! – di stile Yang, ci addentriamo nell’esplorazione dei principi fondamentali di quest’arte complessa e ricca di sfumature, uno dei frutti importanti dell’antica civiltà cinese.
Si pratica sia in solo che a coppie o a piccoli gruppi, in abbigliamento semplice e comodo e a piedi nudi, per imparare a sentire bene i piedi e la terra. Siete benvenute/i!
* Taiji è usato qui come abbreviazione di Taijiquan e ne è sinonimo. Le scritture Tai Chi, Tai Chi Quan (e simili) sono diverse traslitterazioni degli stessi ideogrammi ed indicano tutte la stessa cosa.