Quando: Domenica 17, 24 marzo e 7, 14 aprile 2024
Orario: 18.45, con aperitivo pre-spettacolo
PUNTI DI SVISTA
Rassegna teatrale per famiglie
Informazioni e prenotazioni:
info@ctrteatro.it o 3299772284 ok messaggio su watsapp
PROGRAMMA:
• Domenica 17 marzo
SENZA POLLICINO Vai ai dettagli
• Domenica 24 marzo
CHIAROSCURO Vai ai dettagli
• Domenica 7 aprile
IL RESPIRO DELLE ACQUE Vai ai dettagli
• Domenica 14 aprile
TONGO Vai ai dettagli
DOMENICA 17 MARZO ORE 18.45
SENZA POLLICINO
Piccola compagnia Palazzo Tavoli
SENZA POLLICINO – STUDIO
Spettacolo di teatro animato e racconto
di e con stefano cuzzocrea
sguardo esterno irene michailidis
scene, oggetti, marionette stefano cuzzocrea
produzione piccola compagnia Palazzo Tavoli
co-prodotto con il sostegno di Teatro del Carro – Residenza Artistica MigraMenti
SENZA POLLICINO è una ricerca che parte dall’abbandono, del mettere fuori di mano, vale a dire, cessar di tenerlo, lasciarlo andare, rinunciare a una cosa, gettar via e dal bosco, luogo dell’incanto, della trasformazione, dell’inquietudine e come abituarsi ad esso, come percorerlo e come uscirne. Sullo sfondo la fiaba di Pollicino. A guidarci, un personaggio che abbiamo chiamato “Lui”, divenendo sempre più la voce e lo sguardo che ci ammalia e ci trascina, ci sorprende e ci inquieta. La fiaba è per lui un pretesto per raccontarci i suoi pensieri, le sue paure, le sue gioie, per interrogarsi e interrogarci. I personaggi che entrano ed escono dalla storia, figure, marionette di taglie diverse, ombre, sono forse apparizioni della sua immaginazione.
Dai 6 anni in su.
DOMENICA 24 MARZO ORE 18.45
CHIAROSCURO
Spettacolo musicale
Di e con: Roberta Ruggiero e Raffaele Silvestre
Officine Duende
Concerto lettura di musiche, storie e canti. Seguendo le tracce di un topino poeta, scopriamo le sfumature che ognuno ha, fatte un po’ di luce e un po’ di buio. E chissà, forse ciò che giudichiamo strano, potrebbe rivelarsi ricco di bellezza e poesia. Voce e pianoforte si inseguono e ballano per intessere trame che accompagnano per mano attraverso i paesaggi delle storie.
Dedicato a orecchi di tutte le età (dai 5 anni).
Le letture delle Officine Duende sono intrecciate di canti, musiche, suoni e poesie per donare ai piccoli e grandi un panorama di suoni variegato: l’italiano incontra nel canto lingue di altri luoghi e di altri tempi; il tessuto sonoro si avvicina a quello della natura.
Età consigliata: dai 5 anni
Le Officine Duende nascono in un giorno di fine estate dall’incontro di alcuni attori, danzatori, musicisti ed educatori. Il nome è una dedica al duende narrato da Federico Garcia Lorca, quel fuoco dell’arte che sale dalla pianta dei piedi. Fulcro della nostra ricerca sono il corpo e il movimento, nell’intreccio con i suoni, il canto, le ombre e l’anima dei materiali “poveri”. Amiamo l’odore dei vecchi teatri ma ancor più dialogare con l’erba, gli alberi, le onde del mare.
DOMENICA 7 APRILE ORE 18.45
IL RESPIRO DELLE ACQUE
liberamente ispirato al pensiero e all’opera di Renzo Franzin, fondatore del Centro Civiltà dell’Acqua
Regia, testi e direzione coreografica di Laura Boato
creato con: Cristina Guarnieri, Lisa Durigon
e con la speciale partecipazione di: Sasha Brescancin e Marisole Massimi
immagine originale di Mirko Artuso
foto di Luca Giabardo
Produzione
INDACO – Incursioni di Danza e Arte Contemporanea
Dedicato a Eros Ferro, Principe dei Samurai
“Vanno cambiati i comportamenti, ma non si può pensare di farlo per norma: i comportamenti cambiano per sensibilità. Noi oggi non gettiamo più l’immondizia per terra o non sprechiamo il cibo non perché altrimenti ci darebbero la multa, ma perché ci farebbe sentire male farlo.”
(Renzo Franzin)
Lo spettacolo è nato su commissione del festival A Piede Libero di Mogliano Veneto, città che dal 1999 al 2005 ha ospitato il Centro per la Civiltà dell’Acqua, un punto di riferimento nel dibattito culturale e scientifico nazionale e internazionale sul tema. Dall’incontro con l’eredità del Centro e del suo fondatore, Renzo Franzin, è nato il desiderio di creare un nuovo lavoro destinato anche ai più giovani, che racconti del valore dell’acqua nei suoi risvolti biologici, politici, simbolici, filosofici e spirituali.
La voce narrante è quella di una bambina, Sasha, che ci accompagna, attraverso i racconti della sua nonna e il grande amore e rispetto che nutre per quest’ultima, a riscoprire il valore dell’acqua: dalla memoria di una cultura veneta rurale al mondo moderno, attraversiamo i grandi cambiamenti che hanno investito il nostro rapporto con l’acqua nel quotidiano, approdando alla consapevolezza di com’è cambiata la nostra percezione e il nostro sguardo nei confronti di un elemento tanto importante nella nostra vita.
I consigli della nonna di Sasha ci lasciano, con leggerezza e ironia, una sorta di vademecum per il futuro, che resterà nel cuore dei piccoli come dei grandi.
“Mia nonna ha viaggiato insieme al fiume,
Ha camminato il cielo e i suoi sassi
raccolto schegge striate dai ghiacciai
toccato pioppi, salici e ormelli
visto ciò che lui nasconde tra le pieghe
quando sonnecchia o muore dentro le radure.
E nelle code dell’acqua che fluiva
Ha conosciuto ombre di cavèdani, guizzi di scardole
la posta astuta di una trota, la bianca luce del mattino
spari, bossoli, resti di bivacco, qualche sagoma di uccello
E poi improvvisa – la ricorda bene –
la lepre
che si arresta, annaspa fuori giri
arretra, stendendo in aria l’antenna delle orecchie
gira su di sé, si fa lentissimo bisbiglio,
e poi diventa azzurrità col fiume.”
(Estratto dallo spettacolo)
DOMENICA 14 APRILE ORE 18.45
TONGO
Spettacolo clown di e con Mirco Trevisan
… Tongo ha un grande sogno, fare il regista!
Il ruolo dell’animatore, visto come colui che porta un pubblico ad entrare nel gioco in prima persona, a prendersi in giro e a mettersi in relazione con persone mai viste prima.
Chi dirige il gioco dello spettacolo è il capocomico, il giullare, il maestro dei giochi, il supervisore del gioco e della storia.
La storia, le piccole magie, le acrobazie, la musica sono solo un pretesto per giocare insieme.
Non è uno spettacolo volto al solo sfoggio di capacità tecniche, ma l’obbiettivo è di mettersi a disposizione dello spettatore ed aiutarlo ad entrare in relazione con lo spazio, con la storia e con il “cerchio”, tutelandolo, ma chiedengogli pure di mettersi in gioco.
La follia sarà difesa dalla semplice innocenza del clown e dalla storia che verrà messa in scena: donne affascinanti, un cattivo e un grottesco assalitore, un impavido supereroe pronto a salvare le fanciulle indifese a discapito del povero assalitore.
Indicato per bambini dai 5 anni
Più informazioni www.barbaoteatro.it
Scopri il laboratorio PUNTI DI SVISTA