LA GIOIA DEL RACCONTARE

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Quando: Domenica 22 ottobre, 19 novembre e 3 dicembre

Orario: dalle 16.45 alle 18.00

LA GIOIA DEL RACCONTARE
Rassegna teatrale per famiglie

Ingresso 5 euro
oppure offerta libera: 10 accogli, 15 ama, 20 sostieni

Informazioni e prenotazioni:
info@ctrteatro.it o 3299772284 messaggio su watsapp

PROGRAMMA:
Domenica 22 ottobre
FiLis Vai ai dettagli

Domenica 19 novembre
RAMI E RADICI Vai ai dettagli

Domenica 3 dicembre
CANTO DI NEVE Vai ai dettagli


DOMENICA 22 OTTOBRE ORE 16.45
FiLis

con Susi Danesin e Isabella Moro
Dramaturgia Marco Gnaccolini
Consulente sulla cultura sorda Diana Anselmo
Costumi Sonia Marianni

Filis è uno spettacolo teatrale che si pone di unire diverse modalità di comunicazione non verbale, mescolando più lingue e linguaggi: il mimo, la danza, e la lingua dei segni – dando così completa predominanza al corpo. Per la prima volta in Italia lo spettacolo convoglia una miscela inedita di linguaggi: danza, mimo e LIS, usati ciascuno in maniera drammaturgica volta a raccontare una storia. Il segno si mescola alla coreografia e alle azioni mimiche: il loro uso così calibrato, ha il fine di mantenere la potenza espressiva di ciascun linguaggio e non farne semplicemente puro sfoggio ornamentale. Oltre ad essere esteticamente inedito, altro punto di forza di Filis risiede nella possibilità di essere fruibile parimenti dai bambini udenti e sordi e di poter essere veicolo di creazione e riscrittura di immaginari condivisi intorno alla Lingua dei Segni. Sdoganare certi immaginari collettivi è importante sia per i bambini udenti (che così imparano e vedono che un’altra modalità di lingua è possibile) che per i bambini sordi (i quali si vedono, rappresentati su un palco e quindi si rendono partecipi di un momento di valorizzazione ed empowerment). Il tema dei Fili é solo un pretesto per giocare a creare situazioni divertenti e collegamenti con tutti i significati che questa parola può racchiudere. Filis diventa così anche un momento di comunicazione, di sensibilizzazione, di incarnazione del concetto di corpo comunicante.

 


DOMENICA 19 NOVEMBRE ORE 16.45
RAMI E RADICI

Regia – Mattia pozzi
Scenografia – Antonello Guardia
Musiche – Sabina Fabris
Falegnameria – Battista Locatelli

“Il racconto prende vita attraverso il teatro di figura e la musica dal vivo”

Come nasce

Rami e Radici esplora il tema del rapporto tra natura e umanità e del confine, nello stile di una fiaba. Cosa sentiamo quando siamo immersi in un paesaggio naturale? Cosa ci dice la natura se ascoltiamo la sua voce delicata? Possono i muri tenere lontano ciò che non vogliamo far entrare? L’ ispirazione è nata osservando lo straordinario processo della natura che si riappropria degli spazi urbani: dai fili d’erba nel cemento agli animali che entrano nelle città dalla foresta. Il racconto prende vita attraverso il teatro di narrazione e di figura, e la musica dal vivo. I due linguaggi s’intrecciano, come rami e come radici, supportandosi a vicenda e mescolandosi per regalare ai piccoli spettatori un’esperienza magica.

Rami e radici si intrecciano in un bosco fitto, che tutto circonda e nasconde. In mezzo al groviglio c’è una città dalle alte mura, innalzate da una regina che non vuole fare entrare nulla, neppure le piante. Il re sta tornando a casa dopo molto tempo, è stanco e spera di riabbracciare sua figlia che lo aspetta dentro la città. La foresta canta con la voce di un magico uccello e incanta tutti i personaggi che si perdono per ritrovarsi.


DOMENICA 3 DICEMBRE ORE 16.45
CANTO DI NEVE

Di e con Roberta Ruggero e Raffaele Silvestre

Concerto lettura di musiche, canti e piccole storie invernali. Un viaggio sonoro dal profumo nordico, seguendo le tracce di canti natalizi provenienti da varie terre del mondo e delle figure magiche d’inverno. Il pianoforte tesse fili invisibili che accompagnano per mano attraverso i paesaggi delle storie. Dedicato a orecchi di tutte le età.

Le letture delle Officine Duende sono intrecciate di canti, musiche, suoni e poesie per donare ai piccoli e grandi un panorama di suoni variegato: l’italiano incontra nel canto lingue di altri luoghi e di altri tempi; il tessuto sonoro si avvicina a quello della natura.

Di e con: Roberta Ruggiero e Raffaele Silvestre Officine Duende
Le Officine Duende nascono in un giorno di fine estate dall’incontro di alcuni attori, danzatori, musicisti ed educatori. Il nome è una dedica al duende narrato da Federico Garcia Lorca, quel fuoco dell’arte che sale dalla pianta dei piedi.

Fulcro della nostra ricerca sono il corpo e il movimento, nell’intreccio con i suoni, il canto, le ombre e l’anima dei materiali “poveri”. Amiamo l’odore dei vecchi teatri ma ancor più dialogare con l’erba, gli alberi, le onde del mare.


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