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18 Agosto 2023
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11 Agosto 2022

VIAGGIO COSMICO tra Miti e Pianeti

a cura di Carla Marazzato e Beatrice di Fonzo


Orario:
Prima lezione/prova martedì 24 settembre
Ogni martedì dalle 16.45 alle 18.00

Insegnante: Carla Marazzato

Insegnante: Beatrice di Fonzo

Info: Beatrice di Fonzo, tel. 3402713708, beatrice.difonzo@gmail.com

Corso di teatro per ragazzi dagli 11 ai 13 anni

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MITI E PIANETI

Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna sono i 7 pianeti principali del nostro sistema Solare. Quest’anno vorremmo portare i ragazzi a fare con noi un affascinante viaggio interplanetario esplorando i miti e le leggende legati ai pianeti del nostro sistema solare. Ci addentreremo nella conoscenza di questi pianeti e delle costellazioni che li circondano non solo studiando la ‘geografia celeste’ ma anche indagando le storie dei personaggi che sono ad essi collegati cercando di trovare un creativo punto di incontro tra astronomia e mitologia. Approfondiremo le leggende che hanno dato forma alla nostra comprensione dei cieli, collegandole alle moderne scoperte astronomiche. I ragazzi scopriranno come i miti siano stati usati per spiegare fenomeni cosmici prima che la scienza li svelasse. I partecipanti saranno guidati nella creazione di narrazioni che intrecciano elementi scientifici e mitologici, costruendo un racconto corale che attraversa l’universo. Unendo la conoscenza mitologica a quella astronomica, offriremo una visione integrata delle due discipline per stimolare l’interesse per la scienza e la storia. Ogni pianeta ha un tipo di ‘energia’: è associato ad un metallo, ad un colore, ad una parte del corpo, ad una qualità della personalità. E ad ognuno corrisponde una storia, in particolare ci riferiremo alla mitologia classica greca: Marte è il dio della guerra, Venere è la dea dell’amore, Giove è il re degli Dei. Giocando a trovarne i personaggi e a rivisitarne le storie, i ragazzi si cimenteranno in creazione di materiale teatrale che alla fine dell’anno andrà a comporre il lavoro finale da presentare al pubblico.

METODO

Il centro del nostro lavoro è il corpo. Corpo da conoscere, da muovere, da ascoltare, da trasformare e che creativamente si muove con gli altri in dinamica nello spazio. I tre livelli di lavoro sono: io, l’altro lo spazio. Tutto il metodo si basa sulla Maieutica: non si vuole imporre dall'alto dei concetti e delle nozioni ma si stimola l'allievo ad esprimere le sue idee personali, la sua fantasia, le sue esperienze, accompagnandolo nel processo creativo, allo scopo di rendere teatralmente concreta la sua intuizione, cristallizzandola in una forma chiara e definita. Le tecniche principali utilizzate sono il teatro fisico, la mimesis corporea, il clown moderno, la danza personale, la danza contact improvisation. Il teatro fisico lavora sulla coscienza del proprio corpo e sull'ascolto di gruppo. La mimesis lavora sull'osservazione della realtà e sull'imitazione. Il clown sulla sincerità dello stare con se stessi. La danza contact improvisation sulla relazione con gli altri e sul rispetto e attenzione nel contatto fisico. La pedagogia è proposta sotto forma di gioco o tramite semplici esercizi che vengono chiamati simpaticamente esperimenti per entrare in una modalità di curiosità ed uscire dalle categorie di giudizio. Per dar loro maggiori strumenti per indagare meglio il tema trattato, verranno proposte letture ad lata voce. La lettura condivisa, è una forma di ospitalità, crea ponti, legami tra il ragazzo e l’adulto andando a rafforzare il rapporto di fiducia, andando a creare coesione tra tutti i partecipanti per dare forma a un gruppo compatto e complice. Nasceranno quindi ‘parole chiave’ che andranno a creare un alfabeto speciale appartenente al gruppo, un modo di comunicare velocemente le informazioni sul movimento fisico (singolo e di gruppo). Le regole sono poche ma fondamentali, e permettono al bambino di sentirsi libero e non costretto nei limiti che gli vengono dati. Tutta la pedagogia teatrale al momento della creazione è interamente basata sul ‘sentire’ e non sul ‘mostrare’: come si fa ad essere autentici a teatro? Quando ciò che sento è reale e quando è finto? Si sviluppa la coscienza e l'attenzione alla propria presenza, alla qualità che si ha in quel momento specifico. Durante la lezione viene utilizzata sempre la musica (classica, pop, contemporanea... tutta!) come ‘strumento magico’ di attivazione del corpo. Non c’è la necessità di creare un’esperienza lontana da quello che è il vissuto del proprio quotidiano, così facendo si da forma a un dialogo veritiero in primo luogo per se stessi.

A fine anno è prevista una restituzione al pubblico sotto forma di spettacolo aperto a tutti.