Orario:
Prima lezione di prova/gratuita lunedì 23 settembre
Lunedì dalle 20.00 alle 22.00
Il corso è aperto a tutti coloro che desiderano fare un’esperienza teatrale di creazione libera partendo dall’uso del proprio corpo come strumento principale. Corpo fisico e corpo vocale. Il corso prevede una parte di training fisico e vocale basato su tecniche di: danza contact, danza butoh, teatro fisico, danza personale e training energetico, vocalizzazioni, uso del respiro, scoperta e potenziamento del diaframma e studio del testo.
Si esploreranno le risorse fisiche ed energetiche che il corpo ha in sé ma che di solito non emergono in condizioni ‘ordinarie’. Indagare lo ‘straordinario’, uscire dagli schemi, dalle proprie certezze e zone di comfort, lasciarsi andare e scoprire nuove parti di sè.
Si lavorerà in un ambiente aperto dove tutti saranno coinvolti ed accolti, dove non ci sarà giudizio ed ognuno potrà lasciarsi andare con estrema fiducia ed entrare nel proprio flusso creativo.
Si richedono abiti comodi e voglia di sperimentare e mettersi in gioco.
Il tema di quest’anno è una sfida: L’ultima cena come icona da cui partire, ma senza mettere freni alla fantasia, esplorando le dinamiche relazionali e immaginali che si possono creare in questo contesto. Il cibo visto non solo come momento di convivialità ma anche come situazione in cui può succedere di tutto e dove i partecipanti sono allo stesso tempo attori e spettatori di ciò che avviene sotto ai loro occhi.
Il primo a far entrare la cultura alimentare a pieno titolo nella composizione drammaturgica è stato Shakespeare, nel terzo atto del Machbeth assistiamo all'apparizione dello spettro di Banquo al sontuoso banchetto dei diabolici coniugi giusto nel momento del brindisi o la scena finale dell'Amleto in cui intorno alla grande tavola imbandita si assiste al duello fra Amleto e Laerte suggellando il binomio perfetto fra la festa ed il suo esatto contrario: la morte. Lo stesso Freud nelle sue teorie crea un collegamento fra le pulsioni di piacere gastronomico e l'istinto di morte.
Quindi… quale sarà la nostra ultima cena? Forse una cena con delitto? oppure una cena disastrosa… catastrofica come quella organizzata dal grande Leonardo da Vinci appassionato all'arte culinaria.
Quali i personaggi ‘tipici’? forse una famiglia del sud Italia? Forse i commensali di un matrimonio? Oppure un funerale…? Forse sarà l’ultima cena per tutti coloro che partecipano? E perché? in questa cena potrebbe essere che si scoprono verità sconosciute, nascono liti, escono scheletri dall’armadio, o incidenti diplomatici, apparizione di fantasmi, ospiti inaspettati.....
Il tema crea sicuramente molte suggestioni e, come ogni anno, saranno benvenute le proposte dei partecipanti a portare idee, testi, musiche e costumi.
Testi di riferimento saranno Note di cucina di Leonardo da Vinci, e testi sceltii da Shakespeare e Aristofane.
Avremo anche alcuni film di riferimento come Il pranzo di Babette; Il cuoco, il ladro, sua moglie, l’amante; La grande abbuffata; Mangiare bere uomo donna; Delicatessen; Festen.
E’ prevista una restituzione finale al pubblico a fine anno.