Orario:
Prima lezione di prova/gratuita giovedì 26 settembre
Ogni giovedì dalle 17.00 alle 18.00
Insegnante: Carla Marazzato
Insegnante: Beatrice di Fonzo
Info: Beatrice di Fonzo, tel. 3402713708, beatrice.difonzo@gmail.com
Corso di teatro per bambini dai 6 ai 10 anni (fascia scuole elementari)
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Il corso di quest’anno offre un’avventura creativa e coinvolgente per giovani partecipanti, esplorando il tema della casa da molteplici prospettive. Attraverso giochi teatrali, esercizi di movimento e attività di improvvisazione, i bambini saranno guidati in un viaggio esplorativo che li aiuterà a scoprire cosa significa per loro la casa, sia come luogo concreto che come spazio di affetti, sogni e immaginazione.
I bambini saranno coinvolti in attività che li incoraggeranno a rappresentare la casa in modi diversi: costruiranno case immaginarie con il proprio corpo, racconteranno storie ispirate ai loro ricordi e sogni, e lavoreranno insieme per creare scene teatrali che riflettono la loro visione unica del concetto di casa. Questo approccio multisensoriale e interattivo permetterà ai bambini di esplorare le proprie emozioni e pensieri in un ambiente sicuro e stimolante.
Il centro del nostro lavoro è il corpo. Corpo da conoscere, da muovere, da ascoltare, da trasformare e che creativamente si muove con gli altri in dinamica nello spazio. I tre livelli di lavoro sono: io, l’altro lo spazio. Tutto il metodo si basa sulla Maieutica: non si vuole imporre dall'alto dei concetti e delle nozioni ma si stimola l'allievo ad esprimere le sue idee personali, la sua fantasia, le sue esperienze, accompagnandolo nel processo creativo, allo scopo di rendere teatralmente concreta la sua intuizione, cristallizzandola in una forma chiara e definita. Le tecniche principali utilizzate sono il teatro fisico, la mimesis corporea, il clown moderno, la danza personale, la danza contact improvisation. Il teatro fisico lavora sulla coscienza del proprio corpo e sull'ascolto di gruppo. La mimesis lavora sull'osservazione della realtà e sull'imitazione. Il clown sulla sincerità dello stare con se stessi. La danza contact improvisation sulla relazione con gli altri e sul rispetto e attenzione nel contatto fisico. La pedagogia è proposta sotto forma di gioco o tramite semplici esercizi che vengono chiamati simpaticamente esperimenti per entrare in una modalità di curiosità ed uscire dalle categorie di giudizio. Per dar loro maggiori strumenti per indagare meglio il tema trattato, verranno proposte letture ad lata voce. La lettura condivisa, è una forma di ospitalità, crea ponti, legami tra il bambino e l’adulto andando a rafforzare il rapporto di fiducia, andando a creare coesione tra tutti i partecipanti per dare forma a un gruppo compatto e complice. Nasceranno quindi ‘parole chiave’ che andranno a creare un alfabeto speciale appartenente al gruppo, un modo di comunicare velocemente le informazioni sul movimento fisico (singolo e di gruppo). Le regole sono poche ma fondamentali, e permettono al bambino di sentirsi libero e non costretto nei limiti che gli vengono dati. Tutta la pedagogia teatrale al momento della creazione è interamente basata sul ‘sentire’ e non sul ‘mostrare’: come si fa ad essere autentici a teatro? Quando ciò che sento è reale e quando è finto? Si sviluppa la coscienza e l'attenzione alla propria presenza, alla qualità che si ha in quel momento specifico. Durante la lezione viene utilizzata sempre la musica (classica, pop, contemporanea... tutta!) come ‘strumento magico’ di attivazione del corpo. Non c’è la necessità di creare un’esperienza lontana da quello che è il vissuto del proprio quotidiano, così facendo si da forma a un dialogo veritiero in primo luogo per se stessi.
A fine anno è prevista una restituzione al pubblico sotto forma di spettacolo aperto a tutti.