Architetture leggere e trasparenti, bianche, invenzioni liriche, estremamente mobili, combinazioni tecniche ed insieme simbolo sensibile della natura. Leggere e perciò alitanti, architetture emozionali.
Le architetture, componendo nell’aria continui arabeschi condizionano l’ambiente scenico e lo spettatore sul quale anche esercitano, con le loro sottili variazioni una forza magnetica.
Esse non celebrano nè personaggi nè eventi e tuttavia rendono conto all’uomo dello homo faber che le ha inventate, della civiltà industriale che le ha rese possibili.
Esse generano particelle inorganiche di color rosso condannate ad una ricerca costante di quiete, incapsulate in strutture instabili e in continuo movimento all’interno di un universo imprevedibile e cangiante che completa il quadro.
Il movimento dei corpi trova spazi paralleli e attinenze con molte altre discipline apparentemente lontane, in particolare la pittura, la scultura, la luce, il suono!
Alle architetture aeree si alternano opere pù maestose, dai volumi pieni, personaggi di una nuova mitologia che tuttavia conservano, nella dolcezza di una curva, nell’emergere aguzzo di un contorno, una forte fantasia costruttiva.
scheda tecnica:
coreografia e danza: Marta Zollebr
danzatori: Marta Zollet, Jon Min ,Carla Marazzato
tecnico delle luci:Giorgio Benotto
ideazione e costumi: Sonia Biacchi
requisiti tecnici:
Si richiede la disponibilità del teatro e delle relative attrezzature il giorno prima dello spettacolo.
E’ richiesta la presenza del tecnico del teatro. Lo spettacolo sarà disponibile a fine maggio
informazioni: C.T.R. tel. 0415231039 Cell: 3336177295